Vita Ecclesiale
Sabato, 25 Giugno 2011 17.14 - Di: manight - Fonte: Edizioni Traguardi Sociali
Mons. Francesco Rosso
Ricordo di Don Guido Charvault
Il 30 aprile 2011, si è spento a Roma, dopo una lunga malattia, Mons.Guido Charvault, dal nostro Movimento conosciuto, come lui stesso si faceva chiamare, Don Guido. La notizia, appresa per caso, da un annuncio fatto sul giornale Avvenire, ci ha lasciato addolorati per una duplice ragione.
La prima che la nostra associazione non è stata avvertita, la seconda che è venuto a mancare un sacerdote che ha accompagnato il Movimento, in momenti delicati e a volte difficili. Personalmente ho conosciuto e lavorato con Don Guido, come “collaboratori stabili”, così ci chiamavano, dell’Ufficio della Pastorale Sociale e Lavoro della Conferenza Episcopale Italiana. Proprio per questa ragione molto spesso, quasi mensilmente, ci si incontrava per confrontarci e definire la presenza del Sacerdote accompagnatore delle Associazioni. Occasioni che mi hanno consentito di avvicinare Don Guido, e poter parlare del nostro lavoro, del suo lavoro associativo; gli sono poi succeduto facendo tesoro delle considerazioni e delle osservazioni che venivano dal suo lavoro, utili per approfondire il mio servizio per la crescita del nostro Movimento.
Don Guido era nato in Algeria, venne ordinato sacerdote a Parigi, arrivò a Roma attraverso l’Istituto del Prado, organismo maschile fondato dal Beato Antoine Chevrier, il sacerdote che, sotto la guida di San Giovanni Maria Vianney, è ritenuto il precursore dell’impegno sociale del clero.
A Roma Don Guido è stato parroco, e a Roma si è incontrato con il Movimento Cristiano Lavoratori, al quale ha dedicato parte del suo impegno sacerdotale, condiviso con l’incarico di delegato diocesano della Pastorale Sociale e Lavoro. Era solito affermare che “il cammino verso Dio passa obbligatoriamente dall’uomo”. La sua umanità consentiva a questo sacerdote, di entrare in dialogo con i suoi interlocutori, senza flettere a volte sui principi che hanno guidato la sua missione sacerdotale. Il Movimento gli è grato per quanto ha potuto fare e lo ricorda con affetto.
A Sarajevo inaugurazione del “Centro per il Dialogo” interculturale e interreligioso
Il “Centro multimediale per il dialogo” di Sarajevo è finalmente una realtà. Martedì 5 luglio alle ore 15.30 si terrà infatti la cerimonia ufficiale d’inaugurazione, cui interverranno il Cardinale di Sarajevo Vinko Puljiç, il Sindaco di Sarajevo, il Presidente di Napredak Franjo Topic e molti rappresentanti del governo. Sarà presente una delegazione del MCL guidata dal Presidente Carlo Costalli.
Tra gli altri parteciperà anche il prof. Vittorio Emanuele Parsi dell’Università Cattolica.
Il “Centro per il dialogo”, un edificio di tre piani costruito dal MCL in collaborazione con l’associazione Napredak e con la Diocesi di Sarajevo, sorge sul Monte Trebevic, a 7 km dal centro della città, da dove i cecchini serbi erano soliti sparare sui civili negli oltre due anni di assedio della recente guerra. Il Centro sarà aperto a tutti: cattolici, musulmani e ortodossi serbi, e avrà lo scopo, attraverso una serie di progetti di carattere culturale e formativo, di realizzare percorsi di dialogo e di integrazione, per una pace definitiva.
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