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  TACCUINO

Data di pubblicazione: Mercoledì, 26 Settembre 2018

TRAGUARDI SOCIALI / n.90 Luglio / Agosto 2018 :: TACCUINO

CERIMONIA DI PREMIAZIONE DEL “PREMIO...

CERIMONIA DI PREMIAZIONE DEL “PREMIO NAZIONALE SOLIDARIETAS 2018”

Il Direttore Francesco Rosso

Il Direttore Francesco Rosso

Meeting di Rimini 2018: il presidente del...

Meeting di Rimini 2018: il presidente del Mcl, Carlo Costalli, con Mons. Filippo Santoro, Arcivescovo di Taranto e Presidente della Commissione Episcopale per i problemi sociali e il lavoro, presso lo stand del MCL al Meeting.

Taccuino

LA SFIDA ANTISOVRANISTA DI WEBER

Nei giorni scorsi Manfred Weber, capogruppo PPE al Parlamento Europeo, ha ufficializzato la sua candidatura a nuovo presidente della Commissione Europea e potrebbe sostituire Juncker dopo l’elezione per il rinnovo del parlamento Europeo di Strasburgo il prossimo maggio.
Con questo candidato si è aperta una sfida, chiaramente “antisovranista”, che cerca di disegnare una nuova UE dove il Patrimonio dei nostri valori antropologici e sociali possano continuare a guidare una stagione che è, nel mondo intero, di grande e profondo cambiamento, e che vede le istituzioni democratiche essere attaccate in nome di scelte populiste. Weber, giovane parlamentare bavarese della CSU, è ben consapevole che, così come è oggi, l’UE non può più continuare ad essere e “che così non si può più andare avanti”.
Per questo è fondamentale riallacciare, innanzitutto, il rapporto con i cittadini che - ovunque - vedono l‘UE come un qualche cosa di sempre più lontano, astratto, burocratico e talora anche “come un nemico”.
La scelta tedesca di Weber - che apre nel contempo nuovi scenari a Francoforte per la successione a Draghi alla BCE - sarà ufficializzata durante il prossimo congresso del PPE ad Helsinki a novembre, e dovrà, oltre ai tradizionali socialisti, trovare altri voti nel Parlamento.
In molti, ovunque in Europa, concordiamo nel ritenere le prossime elezioni di maggio per il rinnovo del Parlamento di Strasburgo una tappa importante e fondamentale per il futuro dell’Europa che è di fronte ad una svolta che potrebbe anche rivelarsi molto pericolosa.
Un supplemento di democrazia e più stretti legami con la gente potrebbero permettere a questo giovane leader bavarese di incarnare in Europa quel cambiamento che è chiesto a gran voce, e che Austria e Spagna hanno già determinato con la cancelleria di Sebastian Kurtz e la presidenza del Partito popolare spagnolo di Pablo Casado. L’UEè stata attaccata ferocemente - durante la lunga stagione della crisi economica, la più lunga e forte dal dopoguerra - da una spinta che, anche per grave responsabilità di Renzi, ha cercato di far prevalere l’idea di una Unione “nata a Ventotene” con il modello Spinelli, a scapito della visione legata al modello De Gasperi, Schuman, Adenauer.
Dietro e dentro questi due modelli ci sono visioni antropologiche diverse ed una storia che non può essere cancellata né reinterpretata.
Auspichiamo un’Europa dove l’economia sociale di mercato possa ancora ricalibrare una risposta coesa alla grave crisi - non ancora terminata - e ridare alla giustizia sociale il ruolo di motore essenziale per ricalibrare un modello di società più inclusivo e meno pericoloso per coloro che possono venire a trovarsi ai margini e/o esclusi.

AL MEETING DI RIMINI LO STAND MCL
Meeting di Rimini 2018: il presidente del Mcl, Carlo Costalli, con Mons. Filippo Santoro, Arcivescovo di Taranto e Presidente della Commissione Episcopale per i problemi sociali e il lavoro, presso lo stand del MCL al Meeting.

CERIMONIA DI PREMIAZIONE DEL “PREMIO NAZIONALE SOLIDARIETAS 2018”

Si è svolta il 21 settembre, a Racalmuto, la cerimonia di premiazione del “Premio Nazionale Solidarietas 2018”, organizzato dal Movimento Cristiano Lavatori di Agrigento con il patrocinio della Fondazione Leonardo Sciascia.
Il Premio è stato conferito ad “Operatori della Formazione e della Solidarietà” che con le loro azioni e la loro solidarietà hanno contribuito a creare una società più solidale e vivibile. I premiati di questa edizione sono stati: Francesco Lomanto, Preside della Facoltà Teologica di Sicilia; Nello Musumeci, Presidente Regione Siciliana; Lorenzo Ornaghi, Accademico e già Rettore Università Cattolica di Milano; Tommaso Parrinello, Fisico, Dirigente Agenzia Spaziale Europea; Franz Pagot, Scrittore, Giornalista, Direttore di fotografia; Francesco Pira, Sociologo e Docente Universitario; Anna Maria Sermenghi, Dirigente Scolastico; Antonino Staglianò, Vescovo della Diocesi di Noto; Giovanni Tesè, Avvocato e Docente di discipline giuridiche ed economiche; Giovanbattista Tona, Magistrato, Casa Editrice Salvatore Sciascia.
La cerimonia di premiazione è stata condotta da Egidio Terrana e si è aperta con i saluti del Sindaco di Racalmuto, Emilio Messana, che si è soffermato sul valore della solidarietà e sull’impegno che ogni istituzione deve mettere in campo per solidificarne la consapevolezza in ogni cittadino. Sono seguiti gli interventi di Enzo Sardo, Presidente Provinciale MCL di Agrigento, che ha sottolineato il concetto di formazione che ispira il Premio Solidarietas: “la formazione che riguarda il nostro premio non attiene a quel tipo di apprendimento e di sapere che serve solo per raggiungere obiettivi economici, egoistici, qualunquistici, di parte o di casta, ma parliamo di quel tipo di formazione che viaggia verso la solidarietà, cioè che guarda il raggiungimento del bene individuale o di gruppo incastonato nella dimensione del bene comune per formare una società più solidale ed equilibrata”. Decio Terrana, Componente dell'Esecutivo Nazionale MCL, ha ricordato la figura di Mons. Cataldo Naro “il profilo spirituale, il fecondo ministero pastorale, l’impegno sociale e culturale”, anticipando che dalle prossime edizioni il premio sarà chiamato “Premio Solidarietas Mons. Cataldo Naro”.
Il Presidente del Movimento Cristiano Lavoratori, Carlo Costalli, componente della Commissione del Premio, impossibilitato a partecipare alla cerimonia ha ribadito che “Il Premio vuole celebrare e ringraziare queste personalità spesso silenziose e lontane dai riflettori che della formazione e della solidarietà hanno fatto la mission della loro vita. Con il loro operato contribuiscono a tenere acceso il lume della speranza nella nostra società, impegnandosi senza sosta per garantire un armonioso rapporto tra economia, politica, lavoro e tutela della dignità umana”.
Alla Cerimonia di premiazione è intervenuto, inoltre, il Segretario Generale MCL, Tonino Inchingoli, in rappresentanza del Presidente MCL Carlo Costalli.

Vivere più cristianamente la società per renderla migliore

Sono sollecitato, leggendo il capitolo 5° della lettera a Diogneto, di proporvi l’inizio di questo documento per dare poi senso alle cose che, come cristiani e come appartenenti al MCL, dovremmo affrontare e con le quali confrontarci. “I cristiani non si differenziano dagli altri uomini né per territorio, né per il modo di parlare, né per la foggia dei loro vestiti. Infatti non abitano in città particolari, non usano qualche strano linguaggio, e non adottano uno speciale modo di vivere. Questa dottrina che essi seguono non l’hanno inventata loro in seguito a riflessione e ricerca di uomini che amavano le novità, né essi si appoggiano, come certuni, su un sistema filosofico umano”.
Un breve testo di un prezioso e antico documento, ancora di grande attualità, che richiama non solo la nostra appartenenza ma che ci stimola nella normalità a dare testimonianza di quanto crediamo.
La società di questo nostro tempo purtroppo vive nella ricerca di chissà quale appagamento, senza rendersi conto che la quotidianità vissuta alla luce della “speranza cristiana” si fa testimonianza viva! E questo in tutti gli appuntamenti della nostra vita; quelli cristiani permeati e stimolati dalla fede vissuta nel Cristo Risorto, quelli sociali ispirati dalla parola che si “fa carne e venne ad abitare in mezzo a noi”, quelli umani che diventano il modo ordinario di vivere ma pressati dal bisogno di rendere migliore la nostra società.
Il Movimento in questo tempo, con la presenza di ciascuno, vive e celebra comunitariamente questi momenti: il primo appena trascorso è l’appuntamento annuale, ormai, di Senigallia. Il presidente Costalli è sempre attento a questi momenti d’incontro che coinvolgono giovani e adulti e si inseriscono nella programmazione di ogni realtà del Movimento, dopo aver fatto un’attenta verifica del cammino trascorso. Il secondo è l’appuntamento dei giovani e di alcuni dirigenti a Strasburgo. Quest’anno assume un’importanza particolare perché a ridosso del Sinodo della Chiesa che ha come tema la problematica giovanile, la chiamata cristiana e la testimonianza di fede.
Occorre informare anche i giovani del Movimento di quanto avviene in quei giorni. Aiutare a leggere i dibattiti dei loro coetanei e a trarre lo spunto per avviare un progetto che si inserisca pienamente nel cammino della Chiesa.
Il terzo impegno è il Congresso. Un momento importante per tutti: circoli, consigli provinciali e regionali. Non sarebbe male una proposta, informare le comunità dove il Movimento opera di quanto avviene e chiedere loro il sostegno della preghiera cristiana, come dono dello spirito, per le scelte che dovranno essere fatte.
Il futuro della storia del MCL si prepara così, e la storia si scrive radicati nel passato, con il presente davanti a noi, ma proiettati nel futuro della società e della Chiesa, capaci di leggere e ascoltare le attese delle realtà dove si vive.
Credo sia importante non perdere tempo! Iniziare un cammino di riflessione, prima di tutto personale, e capire la tipologia di servizio che dobbiamo preparare per aiutare a vivere più cristianamente la nostra società e renderla migliore con il nostro impegno.

Il Direttore
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