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  Le nuove politiche europee per la coesione sociale

Data di pubblicazione: Sabato, 28 Gennaio 2017

TRAGUARDI SOCIALI / n.82 Gennaio / Febbraio 2017 :: Le nuove politiche europee per la coesione sociale

A Skopje, in Macedonia, un convegno MCL per l’integrazione europea dei Balcani

Dialogo per conoscersi e per abbattere le reciproche diffidenze. Dialogo per tentare un cammino comune. Dialogo per integrare rispettando le differenze. Queste, in buona sostanza, le ragioni che da anni spingono il Movimento Cristiano Lavoratori (MCL) a impegnarsi per costruire ponti di pace e di amicizia nella penisola balcanica e, più in generale, nell’area del Mediterraneo.
Un percorso che va costruito passo passo, con pazienza, partendo dal basso, ossia facendo dialogare fra loro le organizzazioni sociali e dei lavoratori, come ha spiegato il Presidente del MCL, Carlo Costalli, intervenendo a Skopje, in Macedonia, a un convegno internazionale su “Le problematiche dell’immigrazione e le nuove politiche europee per la coesione sociale”, organizzato da MCL ed Eza, cui hanno preso parte dal 1° al 3 febbraio rappresentanti di organizzazioni sociali e del lavoro di 9 Paesi dell’area balcanica (Macedonia, Albania, Kosovo, Serbia, Bosnia Erzegovina, Montenegro, Croazia, Slovenia, Italia) e, fra questi, anche alcuni leader storici dei Balcani, fra cui Franjo Topic di Napredak e Branislav Canak di Nezavinost.
“Il MCL guarda da tempo alla completa integrazione europea dei Balcani come a un traguardo fondamentale nel cammino verso il completamento della casa europea – ha detto Costalli – e lavora per individuare nuove forme di collaborazione e cooperazione in questi Paesi, e fra questi Paesi, che ancora stanno pagando il conto delle dittature e delle guerre. Serve un’Europa forte politicamente, che sappia gestire (e non subire) le emergenze dei migranti e della sicurezza. L’Europa da qui in avanti avrà ancora più responsabilità: proprio per questo deve avere (e dimostrare) molto più coraggio e maggiore forza politica”.
Ecco perché, dalla platea di Skopje, intenta a lavorare per costruire ponti di dialogo, ha riecheggiato ancor più forte il monito lanciato dal Presidente Costalli contro le nuove politiche americane: “Non è un buon inizio quello del Presidente americano Trump, tutto intento, già dal primo giorno del suo mandato, a costruire muri: materiali e ideali, commerciali e politici, culturali e religiosi”, ha detto. “Trump sta facendo degli Stati Uniti d’America tutto il contrario di ciò che noi desideriamo per l’Europa: un esempio di dialogo e coesione sociale, di convivenza fra storie, culture, religioni”.
In contrasto evidente con le politiche del neoeletto presidente americano: “Noi pensiamo che il dialogo sociale, culturale, interreligioso debba essere il perno principale di ogni attività e unica via possibile verso la completa integrazione” dei Balcani in Europa. Il Presidente del MCL ha poi esortato a non alimentare le “forti voci nazionalistiche” che “ostacolano i processi” di integrazione regionale e verso l’Ue. “Ci vorrà tempo ancora, anche perché in un secolo le divisioni hanno più volte cambiato la mappa dei Balcani. Ma siamo convinti che senza la mediazione dell’Ue gli strascichi delle guerre non potranno essere eliminati del tutto. L’Europa rimane l’unica via possibile per la stabilità definitiva nei Balcani”.
Insomma, non si fa illusioni il MCL che, anzi, sa bene di percorrere una strada lunga e impervia, ma che – come già tante volte nel corso della sua ormai ultra quarantennale storia ha dimostrato – non intende scoraggiarsi né demordere. Lo ha ricordato Piergiorgio Sciacqua, copresidente di Eza: “la prospettiva europea, pur senza trascurare le difficoltà in cui versa oggi l’Ue, rimane fondamentale”.
Anzi, ha aggiunto, occorre rilanciare ulteriormente e “affrontare insieme i grandi problemi che attanagliano l’Europa: dall’integrazione dei migranti all’economia, dal lavoro giovanile alla sicurezza, la formazione professionale, la tutela dei diritti, le vecchie e nuove povertà, le tutele sindacali”. L’obiettivo è chiaro: “governare questi macro fenomeni che toccano tutti indistintamente” per trovare le ragioni comuni di un nuovo stare insieme.
La tre giorni di Skopje si è conclusa con la visita al memoriale di Madre Teresa, nata nel 1910 nella capitale della Macedonia. Presenti il presidente del MCL, Carlo Costalli, il presidente di Napredak Franjo Topic, e il co-presidente di Eza Piergiorgio Sciacqua, la visita è stata inserita in una più ampia riflessione sul valore della vita umana e sulla figura di Madre Teresa “ grande testimone della carità e della promozione della vita stessa”, ha ricordato Costalli.

Fiammetta Sagliocca
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