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Stai sfogliando il n.81 Novembre / Dicembre 2016
All’orizzonte un nuovo modello organizzativo |
Data di pubblicazione: Lunedì, 14 Novembre 2016
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Verso la Conferenza Nazionale dei Servizi Mcl - Bari il 2 e 3 dicembre
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Come già scritto più volte su Traguardi Sociali, la Presidenza Nazionale del MCL, pur incentrando la propria attenzione sul ruolo politico del Movimento – tra l’altro attenzionato sempre più dall’opinione pubblica, oltre che dal mondo ecclesiale e politico-istituzionale –, ha dato un particolare rilievo alla politica dei servizi perché, come più volte espresso dallo stesso Presidente Nazionale del Movimento, Carlo Costalli, essa rappresenta una componente strategica nella dinamica di un Movimento di lavoratori come il MCL ed attenta, inoltre, a tutte le innovazioni e trasformazioni sempre più imponenti. Negli ultimi anni, e specie nelle fasi di dibattito precongressuale e congressuale nel marzo del 2014, i problemi affrontati sono stati tanti e molti sono stati già risolti. Il Movimento ha affrontato e risolto tanti problemi che hanno riguardato anche gli aspetti afferenti ad un necessario equilibrio organizzativo, al fine di armonizzare e ricondurre ad unità le varie componenti dei servizi promossi dal MCL. E’ stato avviato un forte ed importante coordinamento dei Servizi, così come delineato nella mozione congressuale. L’obiettivo rimane quello di coniugare l’attività dei servizi tradizionali e storici con una nuova vocazione al servizio dei nuovi bisogni dell’odierna società, consolidando allo stesso tempo il passaggio dal sistema dei servizi al Sistema MCL: ovviamente questo deve significare che i nostri uffici dovranno diventare “sportelli per la tutela ed i diritti dei cittadini” così come è emerso nell’ambito del Coordinamento dei Servizi MCL. Cosìcome sarà importante costituire “un osservatorio delle nuove attività”, che possa occuparsi di informazione e formazione ed essere, allo stetto tempo, strumento per la predisposizione di progetti per tutti gli ambiti territoriali MCL. E’ sottinteso che la Conferenza vuole essere anche un momento per lubrificare gli ingranaggi organizzativi per un nuovo slancio e, quindi, realizzare un nuovo modello organizzativo. Un nuovo modello organizzativo di servizi che abbiano alla base la capacità di essere efficienti nella trasformazione più assoluta, pur nel rispetto delle norme di legge, oltre che inseriti in un contesto che deve avere sempre più valenza di sistema MCL. E tutto ciò dovrà avvenire consapevoli che per il CAF, così come per il Patronato, sono in atto notevoli cambiamenti, specie alla luce del Decreto Legge 175 relativo alla riforma dei CAF ed il Decreto 152 attinente i Patronati. L’obiettivo di fondo della Conferenza Nazionale dei Servizi deve essere quello di proporre un consolidamento dell’esistente e offrire, come MCL, dei servizi sempre più al servizio del Movimento stesso, nelle sue articolazioni territoriali, delle famiglie e dei cittadini tutti. Il filo conduttore del nuovo modello organizzativo deve essere quello della ricerca, come già accennato, della massima trasparenza e di un’eccellenza del servizio alla persona. Va detto che i nostri servizi per il futuro partono avvantaggiati perché consapevoli del rispetto delle regole formali e delle norme di legge, e con un “quid” in più rappresentato dalla qualità dei servizi stessi e con la capacità di relazionarsi con le persone e il cittadino che si potrà considerare come fattore di competitività. La Conferenza dei Servizi, tra l’altro, dovrà risultare come una lente di ingrandimento per comprendere dove va il terzo settore e, nello specifico, dare voce e ruolo ai corpi intermedi della nostra società. Per questo aspetto tutti devono sentirsi coinvolti, tutti devono sentirsi corresponsabili di un progetto che nasce dalla proposta del Presidente del Movimento al Congresso Nazionale del 2014 e che il Congresso stesso ha fatto proprio nella mozione congressuale. Il Coordinamento degli Enti di Servizio sarà il centro propulsore di tutto e, ancor più, di tutte le attività di servizio esistenti e quelle da costituire. E tutto questo deve essere chiaro a tutti: pur in un’auspicabile condivisione o concertazione, integrazione, attraverso i servizi non si vuole e non si deve fare “organizzazione” nell’organizzazione del Movimento, ma i servizi saranno strumenti, come è giusto che siano, di supporto alla politica del MCL ed utili alle fragilità di questa nostra società. In questo modo si ha certezza di poter offrire un servizio sempre migliore a tutti i lavoratori, a tutti i cittadini e agli stessi nostri associati; contribuire così a rafforzare una presenza sempre più radicata nel territorio per affermare politicamente i valori di cui siamo portatori come MCL. Abbiamo davanti a noi una sfida che ci impone di fare un salto di qualità per rispondere alle domande sempre più crescenti di servizi e per riaffermare la nostra rappresentanza organizzativa, che già vede alla luce tanti ed operosi frutti. Noi del CAF siamo tutti pronti a condividere questa sfida.
Antonio Inchingoli Direttore Generale CAF-MCL |
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