La mano insanguinata del terrorismo non fa differenze fra le vittime :: TRAGUARDI SOCIALI :: n.77 Marzo:: Aprile 2016

Nell'ultimo numero di Traguardi Sociali:

ALLA SCOPERTA DEL MCL LE TESTIMONIANZE DELLE ORIGINI E LE PAROLE DEI... VERSO IL GIUBILEO DEL MOVIMENTO IN MOVIMENTO: FEDELI ALLA CHIESA, ALLA DEMOCRAZIA E AL LAVORO LA VERITÀ NON SI VOTA A MAGGIORANZA DALL’“AMOR DEI INTELLETTUALIS” AL “MOVIMENTO CRISTIANO LAVORATORI” È SEMPRE IL TEMPO DI DIRE “TOCCA ANCHE A ME!” LA FEDELTÀ ALL’IDENTITÀ CRISTIANA IN TEMPI DI CONFUSIONE IDEOLOGICA IL SEME, L’ALBERO E I FRUTTI ANGELUS 8 DICEMBRE 1972 UDIENZA AL MCL 4 DICEMBRE 1976 UDIENZA AL MCL 18 DICEMBRE 1982 UDIENZA AL MCL 6 DICEMBRE 1986 UDIENZA AL MCL 12 DICEMBRE 1992 UDIENZA AL MCL 19 MAGGIO 2012 UDIENZA AL MCL 16 GENNAIO 2016

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n.77 Marzo/ Aprile 2016

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La mano insanguinata del terrorismo non fa differenze fra le vittime
Data di pubblicazione: Martedì, 26 Aprile 2016

Ancora una volta registriamo con tristezza e sgomento la notizia di nuove stragi terroristiche

Ancora una volta registriamo con tristezza e sgomento la notizia di nuove stragi terroristiche, che a breve distanza l’una dall’altra hanno insanguinato, nelle scorse settimane, il nostro pianeta. La sequenza è impressionante: Bruxelles, Lahore, Kabul, Gerusalemme. Morti su morti. Dolore e lacrime in ogni lingua. Ma altrettanto impressionante è il silenzio assordante che ha accompagnato i morti di Lahore, in Pakistan – dove le vittime erano soprattutto donne e bambini, tutti cristiani –, rispetto al clamore mediatico sollevato dai morti europei. Come se la vita umana avesse un peso diverso, a seconda che si muoia in Europa o altrove. O ancora – e non vorremmo neanche pensarci! – come se i morti cristiani valessero meno di quelli mussulmani.

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