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Stai sfogliando il n.66 Maggio / Giugno 2014
Riprende con vigore il nuovo cammino del MCL |
Data di pubblicazione: Sabato, 9 Agosto 2014
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Rinnovati gli organi del Movimento e dei suoi Servizi.
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Rinnovati gli organi del Movimento e dei suoi Servizi riprendiamo “con vigore” il cammino dopo l’esaltante stagione congressuale, che ha delineato il Movimento del futuro, tracciato le linee, individuato le priorità che sono “le tre grandi aree” su cui il Congresso si è articolato: territorio, formazione, servizi. Sono tutti ambiti che richiedono passaggi significativi e ci mettono davanti l’immagine di un Movimento in crescita che vuole ancora migliorare, non ritenendo, nel modo più assoluto, di aver esaurito un compito storico avviato più di quarant’anni fa - magari cullandosi su quanto già fatto (che è comunque tanto) ed illudendosi che quella pur felice scelta originaria basti ancora a giustificare una presenza -. Al contrario, pensando di poter offrire ancora molto ai nostri iscritti, agli organismi di rappresentanza, alla comunità ecclesiale, all’intera società italiana. Indubbiamente dobbiamo agire tenendo presente i tempi nuovi, interpretandoli al meglio: non si può certo rispondere alle tante nuove sfide con l’impostazione e gli strumenti che magari hanno avuto una valenza positiva in passato, ma oggi sono impraticabili. E’ così per tutte le grandi organizzazioni e, come vediamo con piacere, per la stessa Chiesa. Ecco, pertanto, la necessità di intervenire con decisione - sempre abbinata a quella passione e senso di appartenenza che identifica positivamente il nostro Movimento - partendo da quei temi significativi che, ripeto, sono territorio, formazione, Servizi. Intanto ci sono state le elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo: abbiamo sottolineato chiaramente nelle settimane precedenti la nostra posizione. Anche se il voto è stato disprezzato da tanti elettori che hanno scelto di non partecipare, si registra una vittoria che cresce dal basso e respinge il tentativo dei tecnocrati di annebbiare tutte le motivazioni ideali. La buona tenuta del Ppe, che è riuscito ad essere ancora il primo partito in Europa ed ha respinto gli attacchi dei socialisti e di tutte le forze populiste ed antieuropee, è di buon auspicio per il futuro. Molto complessa, sempre, la situazione italiana: la condizione per una fisiologia democratica è che alle prossime elezioni politiche concorrano due forze a “vocazione maggioritaria”. Una è già in campo, il PD socialdemocratico (che in Europa ha scelto il PSE) a trazione Renzi. Ne nascerà un’altra, non populista, magari nel solco della tradizione popolare europea? E’ presto per dirlo considerate le macerie lasciate dal Centrodestra: ma non è mai troppo tardi per aprire un cantiere politico fondato su programmi chiari, piattaforme condivise e non sui personalismi, su leaderismi e organigrammi. Intanto seguiremo con grande attenzione il processo riformatore che, fra tante difficoltà, si è messo in moto.
Carlo Costalli Presidente Nazionale MCL |
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