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Stai sfogliando il n.62 Dicembre 2013
Lavoro, formazione, famiglia, partecipazione, reti di comunicazione |
Data di pubblicazione: Sabato, 23 Novembre 2013
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I giovani MCL approvano un documento in vista del XII Congresso.
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L’esecutivo dei giovani MCL, riunitosi a Roma il 16 novembre, ha approvato un documento in vista del XII Congresso nazionale del MCL, che vuole essere il contributo dei giovani al dibattito. Di seguito ne pubblichiamo integralmente il testo.
IL CONTRIBUTO DEI GIOVANI AL CONGRESSO NAZIONALE Il nostro Movimento ha appena festeggiato i suoi primi 40 anni di vita anche se ancora sembra non dimostrarli per la freschezza e la vitalità che esprime nella sua elaborazione politico-culturale e con la sua presenza attiva nei territori. In questa prospettiva, i giovani del Movimento propongono quindi, in occasione del XII congresso nazionale, l’approvazione della seguente mozione con la quale, in una specifica prospettiva generazionale (ma non solo), provano a contribuire al dibattito avanzando idee e proposte che sono ritenute utili per “aggiornare” la presenza del nostro Movimento nei tempi difficili e di profondo cambiamento che stiamo vivendo. Un tentativo, nel nostro piccolo, di fare “un po’ di casino” come ci ha spronato Papa Francesco durante le giornate mondiali della gioventù.
LAVORO E FORMAZIONE In questo quadro si ritiene, in particolare, che il MCL dovrà valorizzare al massimo le opportunità che Prontolavoro, in quanto servizio pensato con e per i giovani, può cogliere nel quadro dell’implementazione della cosiddetta “Youth Guarantee” nel nostro Paese. Prontolavoro, infatti, ha la possibilità di erogare innovativi servizi di incontro domanda/offerta di lavoro ed offrire, in una modalità sempre maggiormente integrata con i diversi enti di servizio, ulteriori attività (fiscali, previdenziali, etc) agli iscritti ed a tutte le persone che incontrano le nostre strutture a partite, appunto, dalle giovani generazioni interessate da questa fondamentale iniziativa comunitaria per i prossimi anni. In particolare si ritiene che attraverso questo prezioso strumento di cui MCL si è dotato, il Movimento possa avere l’opportunità di svolgere una preziosa funzione di orientamento per i giovani che si affacceranno in questi anni al tormentato mare del lavoro e rappresentare, allo stesso tempo, un importante punto di riferimento per i complessi temi del mercato del lavoro per tutti i soggetti istituzionali diversamente coinvolti nella difficile questione educativa delle giovani generazioni. In questo quadro, inoltre, i giovani del MCL ritengono che si debba continuare con forza l’azione per supportare, a tutti i livelli, la definizione di percorsi formativi di qualità che possano rappresentare per i giovani che vi sono coinvolti un vero trampolino di lancio verso una partecipazione attiva e consapevole nel mercato del lavoro. I giovani, in particolare, sostengono con forza la volontà del Movimento di valorizzare ulteriormente la formazione dei giovani quadri impegnati con diversi ruoli ai vari livelli.
POLITICHE PER LA FAMIGLIA Anche alla luce delle profonde trasformazioni in atto nella nostra società e nel modello di welfare state che ha caratterizzato l’Italia negli ultimi 30 anni riteniamo che MCL si debba fare promotore, a tutti i livelli, di iniziative tese alla promozione di un modello sociale che metta al centro la persona con i suoi bisogni a partire dalla dimensione familiare. Si pensi, a titolo esemplificativo, alla sfida culturale legata alla valorizzazione dei contratti collettivi più legati ai contesti territoriali e aziendali per la promozione di condizioni lavorative maggiormente “family friendly” (asili aziendali, buoni per la scuola, contributi all’affitto, etc). In questa prospettiva è centrale la sfida per individuare strumenti e percorsi per l’armonizzazione dei tempi di famiglia e lavoro con specifico riferimento alla valorizzazione del ruolo della donna all’interno della società e, allo stesso tempo, una riflessione sulla sempre maggiore e necessaria condivisione delle responsabilità del carico familiare (figli, genitori anziani, disabili, ecc.) tra i diversi membri della famiglia. Potremmo dire, con uno slogan, che vogliamo portare avanti un’idea per cui “Essere Famiglia è meglio”. In questo quadro, inoltre, si ritiene potrebbero essere attivate, in maniera strutturale a livello nazionale, proficue, nuove ed ulteriori collaborazioni con soggetti anche privati (ad esempio istituti di credito) per poter ampliare la possibilità del Movimento di rispondere con efficacia ai sempre più diversificati e numerosi bisogni emergenti delle persone e delle famiglie con i quali siamo chiamati quotidianamente a confrontarci: diventare, insomma, sempre più una sorta di “sportello unico”. Si pensi, solo a titolo esemplificativo, alle nuove emergenze che ci segnalano le famiglie che hanno al loro interno persone beneficiarie di ammortizzatori sociali per colpa di questa crisi economica e le famiglie dei migranti per i quali MCL rappresenta, sempre più, un importante sostegno nella difficile scommessa dell’integrazione.
LE FORME DI PARTECIPAZIONE E LA COSTRUZIONE DI RETI Crediamo che come Movimento dobbiamo, partendo da una riflessione critica di quanto realizzato negli ultimi anni, portare avanti una strategia che ci veda come animatori e promotori di reti di associazioni, sia sui territori che in una prospettiva regionale e nazionale, con altre realtà per portare avanti progettualità condivise. Incontri e progetti sul tema dell’occupazione giovanile (auspicabilmente di qualità) insieme alla valorizzazione delle nostre iniziative di cooperazione internazionale (si veda ad esempio quella per l’Università Cattolica di Madaba) possono certamente rappresentare punti di partenza importanti in questo percorso. Nel rispetto, infatti, delle diversità e della vocazioni di ogni realtà associativa ed istituzionale, è necessario riconoscere come, in molti territori, specialmente quelli più difficili (nei quali dobbiamo provare a superare vecchi ed antistorici campanilismi), il dialogo e la condivisione di azioni progettuali e politiche è l’unica vera chance di essere seme in grado di produrre frutti e contribuire così, valorizzando al massimo le nostre capacità e competenze, a costruire un mondo un po’ migliore di quello che, troppo spesso, i venditori di paure ed i populisti di turno ci vogliono proporre. Tra le più grandi trasformazioni degli ultimi decenni un ruolo centrale è, infatti, svolto dall’evoluzione delle forme di comunicazione e di interazione tra le persone. In particolare questa mutazione è rappresentata dallo sviluppo della realtà dei social network. In questa prospettiva riteniamo auspicabile che il Movimento apra una riflessione su come intenda, senza paura della novità, essere presente e partecipe su questo terreno che rappresenta, inevitabilmente, una parte del ripensamento ed aggiornamento della nostra presenza nella società del terzo Millennio.
CONCLUSIONI Un contributo, il nostro, che vuole essere costruttivo, convinti che i giovani sono chiamati oggi non a rottamare o asfaltare l’esistente ma, altresì, ad uno sforzo di responsabilità per la ricostruzione del nostro Paese (anche sotto il profilo istituzionale) duramente provato dalla crisi degli ultimi anni. Solo un tale approccio, infatti, è funzionale alla promozione di una società che sia veramente orientata, a partire dalla politica e dalle altre forme di partecipazione attiva come l’associazionismo, al servizio delle comunità ed al bene comune. Una chiamata alla responsabilità che, prima di tutto, deve partire da una rinnovata presenza matura e responsabile all’interno del Movimento a tutti i livelli a partire da quelli dei circoli e dei territori. |
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